“Un abisso infernale”. Si ho detto bene, ma chiaramente mi riferisco alle Poste Italiane e non a PayPal. Vi racconto la mia ultima avventura online con gli enti che forniscono sistemi di pagamento telematico. A chi non capita di sbagliare, penso un po’ a tutti e oggi tocca a me. Come tutti i mortali a questo mondo commetto degli errori e il mio ultimo è stato quello di fare un trasferimento di denaro errato. Immagino che molti possiedano PayPal. Si possono eseguire ricariche, pagamenti di oggetti acquistati online e trasferimenti. Con PayPal tutto fila liscio sempre, anche se devo ammettere che le percentuali applicate come tasse sono un po’ alte. Ma che succede quando entrano in ballo le Poste Italiane? Se siete fortunati nulla e tutto va bene, al massimo vi tratterranno 1,00 euro per le spese di trasferimento di denaro o di ricarica. Se per caso, com’è capitato a me, sbagliate il numero di carta PostePay e i vostri soldi finiscono altrove?
Nel mio account PayPal avevo registrato come carta la mia PostePay, è molto comodo ed economico come metodo perché si può ricaricare la PostePay con 1,00 euro di spese. Con PayPal invece ci sono tariffe differenti espresse in percentuali. Il problema della mia operazione di ricarica stava nel fatto di aver caricato la mia PostePay scaduta e non quella attualmente funzionante. A chi rivolgersi? Ho telefonato subito all’assistenza di PayPal e mi hanno garantito che in ogni caso i soldi mi saranno restituiti, ma loro possono entrare nel merito della vicenda solo dopo 30 giorni per questioni legate alle Poste Italiane. Decido allora di chiamare le Poste Italiane all’unico numero internazionale disponibile che tra l’altro costa moltissimo. Mi hanno detto che dato che la carta ricaricata non esiste più dovrò aspettare 4 mesi e poi dopo dovrei ricevere un assegno con l’importo perduto. Nel frattempo io che faccio? 4 mesi? A prelevare soldi sono bravissimi, a farli fluttuare nel cyberspazio sono tutti straordinari ma poi quando si tratta di restituirli entrano i problemi. Sinceramente non m’interessa che siano problemi burocratici, fiscali, legali o altro. Definisco il servizio di Poste Italiane uno scempio e una mancanza di rispetto verso i propri clienti. Tra l’altro adesso è necessario aggiornare i dati concernenti la proprietà della carta e la cosa non può esser fatta online ma solo personalmente. Quindi io dovrei venire in Italia apposta per dire:”Cari signori effettivamente sono io questo è il mio nome, vi auguro buona giornata!”. Roba da pazzi!
Spero di avervi divertito con questa vicenda. Vi farò sapere come andrà a finire. Alla prossima.
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