Come uscire da un buco nel ghiaccio

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Ciao a tutti, so benissimo che vi sono mancato ma lo sbattimento della vita reale interferisce notevolmente con quella virtuale. Oggi voglio scrivere un piccolo articolo su come uscire da un buco nel ghiaccio in caso di pericolo. Ora alcuni storceranno il naso e penseranno ” ma che cavolo di argomento è?”. Bhe, con i tempi che corrono e con tutto quello che sta succedendo in Italia e non solo, ho pensato che evitare di finire sotto il ghiaccio di un lago o qualcosa di simile, sarebbe vantaggioso per chiunque.

Il modo migliore per evitare di finiere sotto una bella lastra di ghiaccio spessa 3 cm è quello di stare sempre attenti ai segnali attorno a noi e di non sottovalutare mai il territorio, infatti il pericolo è sempre dove meno te lo aspetti. Spesso però le cose accadono e non possiamo impedirle. Allora che facciamo?

Fase 1

Niente panico. Anche se si va in profondità, l’acqua vi spingerà indietro (un corpo immerso in acqua tende semrpe a ritornare in superfice a meno che questo non perda il proprio stato e si riempia di acqua modificanto il proprio peso specifico). Quindi, portate indietro la testa inarcando quanto possibile la schiena al fine di far tornare in superfice parte del dorso. Ricordate di non sprecare energie inutili che vi porterebbero stanchezza. Le forze conservatele per fare movimento continuo con le gambe come se stesse andando in bicicletta o voleste calciare qualcosa. Respirate lentamente e profondamente al fine di mantenere la calma e concentrare l’attenzione sul momento. La corretta respirazione vi permetterà anche di chiedere aiuto, senza fiato sarebbe impossibile.

Fase 2

Qualora ci trovassimo lontani dal punto in cui siamo caduti, bisogna tornare indietro a quel punto al fine di aggrapparci alla zona di ghiaccio più resistente. Quando si forma un buco nel ghiaccio si presuppone che la rottura avvenga nelle zone di minor spessore. Una volta rottosi, quello che ne rimane attorno, solitamente, sono zone più resistenti. Se uno zaino o un cappotto vi tira verso il basso, sbarazzatevene subito. Ma non perdere tempo prezioso a togliere i vestiti qualora non fossero pesanti. I vestiti potrebbero risultare utili nel caso in cui creassero delle sacche d’aria. Queste sacche d’aria vi consentirebbero di rimanere a galla.

Fase 3

Quando finalmente, avrete raggiunto il punto di caduta, stendete al massimo le braccia sulla superficie del ghiaccio e provate a darvi una spinta al fine di uscire dal buco. Per uscire più facilmente, premete i palmi delle mani sul bordo della lastre di ghiaccio (entrambi le mani sarebbe perfetto). Quando il vostro busto sarà fuori, cercare di spingere voi stessi fuori dall’acqua sulla superficie. Mantenete rigide le gambe in modo da sbilanciarvi in avanti e riuscire a portare il corpo in posizione orizzontale.

Un metodo alternativo ma meno semplice è quello di tirare fuori dall’acqua il braccio destro fino alla spalla aggrappandosi sul ghiaccio. Quello sarà il vostro rampino di salvataggio. Successivamente provate a gettare sul ghiaccio la gamba destra e non la sinistra come verrebbe spotaneo pensare. Questo movimento dovrebbe essere fatto rapidamente e con uno sforzo notevole per spostare il centro di gravità del corpo dall’ acqua sulla superficie del ghiaccio.

Fase 4

Una volta usciti dal ghiaccio non dovete assolutamente tentare di mettervi inpiedi. Dovete strisciare o rotolare il più lontano possibile dal buco. Distribuire il corpo su una superficie maggiore è più efficace e sicuro. Ricordate di strisciare sempre nella direzione da cui siete venuti dato che la resistenza del ghiaccio lì è già nota.

Fase 5

Raggiunta la zona di “terra ferma” non vi fermate, non cercate di riscaldarvi sul posto dato che sarebbe inutile. La vostra temperatura corporea avrebbe livelli troppo bassi e i vestiti inzuppati vi porterebbero solo una gran polmonite. Raggiungete il posto più vicino per chiedere aiuto o comunque trovare una temperatura più elevata. Se non vi è alcuna possibilità di arrivare rapidamente a un luogo caldo, cercate di strizzare i vestiti facendo uscire l’acqua gelida. Essere al freddo con vestiti bagnati è più pericoloso di esseresenza vestiti in un mare gelido.

Fase 6

Una volta in salvo, toglietevi tutti i vestiti e avvolgetevi in una coperta calda e bevete qualcosa di caldo per ridimensionare la temperatura corporea. Non fate assolutamente un bagno caldo e non immergete i piedi in acqua troppo calda. Toglietevelo dalla testa, questo potrebbe farvi venire uno shock e addirittura un arresto cardiaco. Se proprio volete riscaldarvi cominciate con temperature gradualmente sempre maggiori in modo da non destabilizzare il corpo. Appena possibile consultate un medico nonostante la gran parte delle persone pensino che un bagno in acqua ghiacciata non sia grave.

Antonio Cesario

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2 thoughts on “Come uscire da un buco nel ghiaccio”

  1. Ci si posiziona dall’autoassicurazione, si piegano le gambe e si spinge il nodo della scaletta verso l’alto. In questo modo il peso si sposta tra un nodo Prusik e l’altro alternandosi, e trazione dopo trazione si raggiunge il bordo del crepaccio. Non si puo superare il bordo del crepaccio con il classico metodo del nodo Prusik, visto che si tratta proprio del punto in cui la corda si e conficcata maggiormente nel ghiaccio e nel firn. Per questo motivo si deve passare al metodo di autorecupero.

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