Raffale Morelli è uno psichiatra, psicoterapeuta, scrittore italiano e personaggio televisivo. Raffaele Morelli è anche il vicepresidente della SIMP Società Italiana di Medicina Psicosomatica. Sono sempre stato affascinato da questo personaggio. La sua cultura, esperienza e semplicità di espressione hanno sempre carpito la mia attenzione.
Oggi sono qui per dare la mia opinione riguardo a un suo libro che ho acquistato ultimamente. Il prezzo di vendita è pari a 9,50 euro. Devo ammettere che sono stato affascinato dal titolo e dal bollino “Best Sellers”. Ho pensato che un libro per diventare un Best Sellers, deve possedere un messaggio importante da condividere e sicuramente una certa utilità pratica.
La sintesi esterna del libro è questa:
Ciascuno è perfetto. L’arte di star bene con se stessi.
“Stare bene con se stessi, insegna Morelli, è un’arte semplicissima. Siamo noi che spesso ci complichiamo la vita con pensieri, schemi e giudizi inutili. Esistono, infatti, dei principi che, se compresi e applicati, ci fanno sentire quasi magicamente più sereni, più tranquilli, liberi dall’ansia e sollevati dalla depressione. Saggezza orientale e conoscenza medico-psichiatrica si fondono in questo libro, che dispiega con la chiarezza tipica di Morelli la via per superare il disagio e trovare il benessere interiore”.
Io la penso così
Devo dire che il modo di esprimere concetti è molto ricco e pieno di metafore. E’ affascinante come una metafora possa catapultarti in un mondo nuovo carpendo la tua attenzione ma allo stesso tempo facendoti ritrovare in un labirinto enfatico. Chi ama le letture orientali sicuramente rimarrà sodisfatto. Le citazioni e le narrazioni sono parte essenziale del libro. Esiste un’alternanza dei casi studiati da Raffaele Morelli e le storie piene di morali. Fondamentalmente questi sono i lati positivi che ho riscontrato. Il libro appare abbastanza commerciale, e non mi riferisco al design scontato della copertina ma ai contenuti. Sono raccontati casi e contemporaneamente sono citati poemi o aneddoti legati a personaggi della nostra cultura letteraria. Col procedere appare essere monotono e troppo spigoloso. Se perdi di vista anche solo un attimo quello che stai leggendo devi ricominciare da capo.
L’idea di scrollarsi di dosso i problemi e i rancori al fine di ritrovare il nostro io nascosto è un aspetto positivo che contrasta con l’idea di vivere come se non avessimo nessun Dio né dipendenze. Poi quando leggo frasi tipo questa, rimango perplesso: “Noi siamo solo le api dell’invisibile. Noi raccogliamo appassionatamente il miele del visibile per riporlo nel grande aureo alveare dell’invisibile.”.
Posso dire in conclusione che questo libro non mi è piaciuto particolarmente, ci sono troppi riferimenti a personaggi che personalmente non conosco e che devono essere ricercati e studiati per capire la filosofia legata alle citazioni presenti nel libro. Nonostante tutto però ritengo che l’autore del libro sia una persona capace di aprire le menti coccolando il lettore con consigli e idee al fine di scansare la negatività e riappropriarsi della propria dignità di “essere”.
Antonio Cesario




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