Storica vittoria in Birmania. Elezioni dopo 25 anni

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Si osno tenute in Birmania finalment ele elezioni dopo 25 anni. Un evento incredibile che ha chiaramente coinvolto anche la leader Aung San Suu Kyi, premio Nobel per la pace 1991.
Abbiamo visto tutti attraverso i media le meravigliose scene di festa presso la sede del partito di Aung San Suu Kyi, la Lega nazionale per la democrazia (Nld). I primi risultati delle elezioni cominciano ad arrivare, è diventa chiara la possibilità della lega NLD di ottenere una grande maggioranza.

Alcuni media si sono espressi dicendo che la lotta della Birmania per la libertà è finita e che la democrazia è finalmente arrivata. Questa è esattamente l’impressione che i generali vogliono dare al fine di oscurare la realtà.
Per ottenere la vera libertà serve ancora il sostegno da parte di tutto dato che modificare una Costituzione comporta tanti problemi da affrontare.

Il Campaigns Manager Zoya Phan in un articolo del quotidiano The Independent si esprime così:

“So che il governo Nld sarà in grado di fare molti cambiamenti positivi nel mio paese, e questo è davvero una buona notizia. Allo stesso tempo però, in fondo, so che l’esercito non ha completamente accettato il fatto di abbandonare il potere acquisito. Il governo NLD si appresta ad affrontare molte sfide perché l’esercito ha inserito molte clausole nella costituzione al fine di limitarne il potere. Questo è stato progettato per limitare la libertà del governo Nld al fine di non apportare dei grandi cambiamenti al paese. L’impressione che tutto stia tornado alla normalità mi rende molto preoccupato per il futuro. Questa non è la fine della nostra lunga lotta. E ‘l’inizio di una nuova fase di quella lotta, e le forze armate sono così determinate che non vorranno mai cedere.Vogliono avere comunque il controllo di tutto. Celebriamo una vittoria dell’NLD oggi, ma domani, abbiamo ancora bisogno del sostegno di tutto il mondo.”

I punti chiave della conferenza sulle elezioni sono stati:

A prescindere da chi vincerà le elezioni, i militari hanno il controllo e / o influenza su tutti i livelli del governo e avrà ancora il massimo controllo sul paese.

Un governo NLD potrebbe essere in grado di fermare molte violazioni dei diritti umani. Questo però non avverrà mai, dato che NLD non avrà controllo sui servizi forze di polizia, di sicurezza armate, su gli attacchi contro i gruppi etnici, stupri, e su arresti e incarcerazioni ingiuste. Tutto potrebbe continuare sotto un governo NLD.

Per la prima volta dopo l’indipendenza, la maggior parte di persone in grado di votare sono di etnia rohingya e non avranno un deputato in Parlamento.

– Per la prima volta dopo l’indipendenza, il Parlamentonon ha probabilità di avere un singolo deputato musulmano.

Almeno il 20% della popolazione della Birmania (oltre 10 milioni di persone) è stata deliberatamente privata ​​dei diritti civili o non sono in grado di votare per altri motivi.

Le elezioni non permetteranno ancora alla Birmania di affrontare le questioni chiave relative alle aspirazioni etniche e al rispetto dei diritti.

Né il NLD o USDP possono garantire l’etnia Rohingya attraverso i diritti e la protezione di hanno bisogno secondo il diritto internazionale.

– Prima che un solo voto è stato effettuato nessuna elezione può essere libera, equa, credibile o inclusiva.

La Costituzione del 2008 è stata progettata per un eventuale governo Nld in modo che non possa minacciare gli interessi militari.

I risultati delle elezioni rischiano di mettere in evidenza le crescenti divisioni etniche e religiose in Birmania.

L’elezione permette di eleggere un governo che viene scelto dal popolo e in grado di attuare politiche e le leggi di cui beneficiano molte persone, anche se vengono ostacolate su molte questioni.

L’elezione è anche un momento chiave nella transizione verso una nuova forma di controllo militare e può consolidare il continuo controllo militare sul paese.

Le vittime di violazioni dei diritti umani non possono aspettare decenni per ottenere la lenta transizione verso una vera democrazia.

Il risultato attuale:

Nell’affluenza record dell’80% di birmani vede l’ultima occasione per portare democrazia nel suo Paese che l’ha tenuta quindici anni agli arresti domiciliari. Ha vinto 44 dei 45 seggi per la camera bassa assegnati a Rangoon il giorno dopo lo storico voto in Birmania-Myanmar, le prime elezioni democratiche nel Paese che ha cambiato nome col golpe, guidato dal 1962 da un regime militare che l’ha privata dei diritti politici e ha modificato la Costituzione. Eppure Aung San Suu Kyi, invita ad aspettare perché lo scrutinio è ancora lungo.

Antonio Cesario

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