Gary McKinnon. Estradiato per una piccola sbirciata!

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Tra i tanti misteri e complotti esistenti nella nostra storia voglio prendere in considerazione il caso Gary McKinnon. qualcuno ne ha mai sentito parlare? Credo sia uno dei tantissimi hackers che meritino rispetto non tanto per le capacità informatiche e d’intrusione, quanto per i suoi ideali. L’hacker, nonostante molti pensino sia un male incurabile della rete, non è altro che un programmatore e eccellente informatico capace di superare sistemi di sicurezza.
Gli hackers non sono una minaccia. Un hacker è una persona che si impegna nell’affrontare sfide intellettuali per aggirare o superare creativamente le limitazioni che le vengono imposte nel campo della tecnologia, non limitatamente ai suoi ambiti d’interesse ma in tutti gli aspetti della vita. Quando sentiamo parlare di hackers in televisione, si parla anche di dann informatici. Quelli che creno danni non sono gli hackers, si chiamano Lamers, quindi attenzione a quello che diciamo. I cracker sono coloro che inventano i seriali e i crack per i software, gli Spammer sono quelli che creano mail-bomb e ci incasinano la posta elettronica.
Torniamo al nostro personaggio di oggi.

Gary McKinnon anche noto come “Solo” è nato a Glasgow il 10 febbraio del 1966. E’ un programmatore e un perfetto hacker inglese. È stato accusato dall’America di aver organizzato la più grande intrusione informatica sfruttando i computer della difesa statunitense. Già qui mi viene da domandarmi: La più grande difesa americana viene penetrata da una sola persona, che bravi informatici allora proteggono questo paese!
E’ stato arrestato nel Regno Unito costretto a difendersi legalmente contro l’estradizione dagli Stati Uniti d’America.

Gary McKinnon  sembra esser affetto dalla Sindrome di Asperger. Questa sindrome è caratterizzata da una persistente compromissione delle interazioni sociali, schemi di comportamento ripetitivi e stereotipati, attività e interessi molto ristretti. Ecco un’altra domanda che mi viene spontanea: ma allora siamo tutti affetti da questa sindrome? ormai viviamo tutti in questo modo. McKinnon era Amministratore di sistema temporaneamente disoccupato quando venne accusato di intrusione illecita dentro ben 97 server militari degli Stati Uniti e della NASA nel 2001 e nel 2002. La mia opinione è che McKinnon venne preso come capro espiatorio per una situazione inqualificabile che non aveva colpevoli rintracciabili. La rete di computer che sembra penetrò, includeva reti possedute dalla NASA, dallo US Army, US Navy, dipartimento della difesa e della Forza Aerea degli Stati Uniti, oltre ad un sistema appartenente al Pentagono.
L’America dichiarò che i costi del monitoraggio e correzione dei problemi provocati da McKinnon oscillavano tra i 450.000 e i 700.000 dollari.

McKinnon venne così rintracciato nella rete telematica ed arrestato con l’accusa di abusi informatici dalla NHTCU (National Hi-Tech Crime Unit) del Regno Unito nel 2002.
Successivamente nello stesso anno venne posto sotto giudizio dal governo degli Stati Uniti. Gli venne imposta la libertà condizionale che includeva l’obbligo di firma nella stazione di polizia della sua località di residenza ogni sera, e di rimanere nel suo indirizzo di casa la notte. In aggiunta venne bandito dall’utilizzo di qualsiasi computer con accesso ad internet. Da allora non vi sono stati ulteriori sviluppi rispetto ai capi di accusa rilevanti nella legislazione del Regno Unito, ma verso la fine del 2005 gli Stati Uniti formalmente cominciarono le procedure di estradizione. Quale era il timore degli Stati Uniti? Forse temevano che qualcuno fosse in grado carpire i reali fatti, omissioni, segreti e potesse gridarli al mondo intero?
McKinnon rischiava 70 anni in carcere. Il suo timore più grande era quello di poter essere inviato a Guantanamo Bay. Si oppose alle procedure di estradizione perché secondo lui sarebbe stato più corretto subire il processo nel Regno Unito, poiché i suoi “crimini” vennero commessi lì e non nel territorio degli Stati Uniti.

In un’intervista televisiva concessa al programma della BBC Click programme, dichiarò che era stato capace di accedere ai network militari semplicemente usando uno script scritto in linguaggio Perl che rintracciava le password in bianco (blank password); in altre parole le sue dichiarazioni fanno pensare che vi fossero connessi computer attivi su queste reti con le password di default (native) ancora attive. Ma allora dico io: quelli della sicurezza nazionale sono proprio degli allocchi a non cancellare le password rimaste in memoria?
Alla conferenza della Info-Security Europe 2006 tenutasi a Londra il 27 aprile 2006, McKinnon apparve nella sezione Hackers’ Panel. Quando gli venne domandato come siano state scoperte le sue intrusioni, McKinnon rispose che si era sbagliato nel calcolo della fascia oraria: stava usando del software di controllo-remoto per operare su un computer basato sul sistema Windows ma non si era accorto che il proprietario era seduto lì difronte. McKinnon ammise in molte dichiarazioni pubbliche di aver goduto di accesso non autorizzato a sistemi di computer negli USA includendo quelli specificamente menzionati nelle accuse legali americane. La sua curiosità aveva ragione di esistere in quanto scoprì l’ esistenza degli UFO e il fatto che i militari americani possedevano la tecnologia dell’antigravità e che il governo USA stava cercando di sopprimere la diffusione della “Free Energy”. Questo accade ancora oggi, ma accade in tutte le parti del mondo. La macchina ad acqua o elettrica, l’olio di colza come carburante alternativo al diesel, le tecnologie che sfruttano l’atmosfera e le navicelle simili agli Ufo di origine terrestre, sono solo alcuni esempi di manipolazione economica e soppressione dello sviluppo e dell’informazione.

Il governo federale USA sta cercando di fare di McKinnon un capro espiatorio infliggendoli una condanna spropositata. Comunque i suoi sostenitori affermano che il renderlo un capro espiatorio non dissuaderà altri hacker dal momento che la maggioranza di loro si ritengono al sicuro dalla cattura.
Molti ritengono che sia stata la più grande intrusione hacker della storia, ma McKinnon, descrive se stesso come uno “smanettone inetto” che sotto l’influenza della cannabis è entrato non distruttivamente in sistemi lasciati aperti e senza misure di sicurezza. Da qui possiamo comprendere ancora una volta comunque la sicurezza che dovrebbe essere ineguagliabile e imprescindibile sia in realtà gestita nel peggior dei modi magari di proposito.
Nel maggio 2001, uno o più hacker irruppero in un server del governo U.S.A. che immagazzinava del software per satelliti ed operarono un furto di codice informatico[.. Le tracce avevano portato gli investigatori ad indagare un servizio di e-mail basato in Svezia, ma i colpevoli non vennero mai catturati.
Nel 1997, due teenager californiani ed un trio di hacker israeliani vennero arrestati per intrusione indebita dentro i server del Pentagono. L’hacker israeliano Ehud Tenenbaum, allora diciottenne, ed i suoi complici coetanei non vennero estradati, ma vennero legalmente indiziati dalle autorità locali.
Il Pentagono dichiara di aver subito almeno 250.000 intrusioni e/o attacchi hacker e/o cracker in un solo anno. Credo che gli attuali hackers sorridano dinanzi a questa abbondanza di dati serviti su un piatto d’argento.
L’udienza per l’estradizione di Gary McKinnon si è tenuta il 10 maggio 2006 alla Corte dei Magistrati di Bow Street.
Il 4 luglio 2006 il segretario John Reid ha deciso di concedere l’estradizione “per crimini connessi all’hacking”.
Il 12 aprile 2006 l’accusa dell’udienza tenuta ha presentato una nota non firmata della ambasciata statunitense, pretendendo di garantire che McKinnon non sarebbe stato processato secondo la Legge marziale statunitense (13 novembre 2001 – 66 Fed. Reg. 57,833 “Military Order”), che permette ai sospetti terroristi di essere processati dalla giustizia militare. Tuttavia, la difesa obiettò che la nota non era firmata e quindi non vincolante. La difesa chiamò come testimone Clive Stafford-Smith, un legale statunitense che difende gli internati di Guantanamo Bay. Stafford-Smith affermò che la nota non avrebbe evitato a McKinnon il trattamento da terrorista. Il caso fu aggiornato al 10 maggio. Secondo la legge inglese, Extradition Act 2003, per una richiesta di estradizione americana non è richiesta la presenza di prove alle accuse.
Il 30 luglio 2009 la Camera dei Lord ha dato il via libera all’estradizione negli Stati Uniti di Gary McKinnon.
Il 16 ottobre 2012 Theresa May, Sottosegretario di Stato per gli Affari Interni del Regno Unito, ha respinto la richiesta di estradizione avanzata dalle autorità statunitensi circa 10 anni fa. Alla base della decisione ci sono appunto le precarie condizioni fisiche del quarantaseienne scozzese.
Il 26 novembre Alan Johnson annulla l’ultimo tentativo di fermare l’estradizione di McKinnon negli Stati Uniti.

Antonio Cesario