Canone Rai. Io direi basta!

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Scrivo questo articolo perchè odio l’idea di pagare qualcosa solo perchè la possiedo e non perchè la utilizzo. Capisco che l’auto ha come tassa il bollo da pagare essendo un mezzo di trasporto, ma pagare i mezzi di informazione comuni mi sembra un’ingiustizia. Sia chiaro non voglio dire che le tasse non debbano esser pagate, ma non è neanche possibile che io che vivo in Germania non possa vedere la tv italiana perchè la Rai oscura le proprie tv all’estero. Vuoi vedere la tv? Paga! Hai una tv? Paga! Hai una radio o un computer? Paga! ma basta no, ne ho un po le OO piene.

La Rai sul suo sito spiega:

“Chiunque detenga uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione dei programmi televisivi deve per legge R.D.L.21/02/1938 n.246 pagare il canone TV. Trattandosi di un’imposta sulla detenzione dell’apparecchio, il canone deve essere pagato indipendentemente dall’uso del televisore o dalla scelta delle emittenti televisive.”

Con nota del 22 febbraio 2012 il Ministero dello Sviluppo Economico-Dipartimento per le Comunicazioni ha precisato cosa debba intendersi per “apparecchi atti od adattabili alla ricezione delle radioaudizioni” ai fini dell’insorgere dell’obbligo di pagare il canone di abbonamento radiotelevisivo ai sensi della normativa vigente (RDL 246/1938).
In sintesi, debbono ritenersi assoggettabili a canone tutte le apparecchiature munite di sintonizzatore per la ricezione del segnale (terrestre o satellitare) di radiodiffusione dall’antenna radiotelevisiva.
Ne consegue ad esempio che di per sé i personal computer, anche collegati in rete (digital signage o simili), se consentono l’ascolto e/o la visione dei programmi radiotelevisivi via Internet e non attraverso la ricezione del segnale terrestre o satellitare, non sono assoggettabili a canone.
Per contro, un apparecchio originariamente munito di sintonizzatore -come tipicamente un televisore- rimane soggetto a canone anche se successivamente privato del sintonizzatore stesso (ad esempio perché lo si intende utilizzare solo per la visione di DVD).”

“In caso di ritardo inferiore ai trenta giorni, e’ dovuta una sanzione amministrativa pari ad € 4,47. In caso di ritardo superiore a trenta giorni la sanzione ammonta ad € 8,94. Inoltre, qualora il ritardo superi i sei mesi, sono in aggiunta dovuti gli interessi di mora, attualmente determinati nella misura dell’ 1% per ogni semestre compiuto.”

“Il canone tv è strettamente personale, comprende l’intero nucleo familiare dell’intestatario come da registrazione anagrafica e non può essere ceduto ad altri soggetti. Tuttavia in caso di morte del titolare, l’erede non titolare di canone tv può richiedere l’intestazione a proprio nome del Canone intestato al defunto inviando una lettera”.

Puoi pagare, devi pagare e continuerai a pagare. Mi pare una esagerazione e a voi?

Proviamo a capire meglio.

Il problema adesso è capire se siano soggetti a questa tassa fissa anche altri apparecchi, aventi la capacità di ricevere segnali radiotelevisivi e dunque di essere utilizzabili per la visione di programmi TV (ad es.: computer, smartphone, tablet, ecc.): la RAI, in un comunicato del 2012, ha specificato che tali strumenti non devono pagare il canone, e che esso è unicamente riferito al possesso di televisori.
Il canone ha un prezzo unico, indipendentemente dal numero di apparecchi, ed è annuale. Esiste anche un canone speciale, dovuto su apparecchi televisivi e radiofonici, ed è dovuto unicamente nell’ambito degli esercizi commerciali, ad esempio da bar, locali pubblici o negozi in cui sia diffusa musica. 

L’importo del canone attualmente fissato per il 2014 è stato di € 113,50 all’anno. Io con 113,50 euro faccio la spesa per la settimana.

Quello che la Rai non dice esplicitamente e sistematicamente è che il Canone RAI si rinnova tacitamente di anno in anno. Insomma una volta che cominci a pagare non te li scrolli più di dosso.

In quali casi potresti non pagarlo?

  • Se sei un rivenditore o riparatori di televisori, ma solo per gli apparecchi collocati nei propri negozi o laboratori.
  • Se possiedi esclusivamente apparecchi radio.
  • Se hai una età pari o superiore a 75 anni con reddito da coniugi non superiore a € 6.713,98.
  • Se sei un militare appartenente alle Forze militari italiane e NATO in Italia.
  • Se l’uso è limitato alle caserme, ospedali militari, ecc.
  • Se sei un politico, diplomatico, all’interno di Ambasciate e Consolati.

In quali casi potresti disdire il Canone Rai?

  • Nel caso in cui riesci a dimostrare di avere ceduto tutti gli apparecchi TV e di trasmissione radio/Tv.
  • Nel caso in cui riesci a fornire documentazione di non possedere più apparecchi perchè te li hanno distrutti o rubati.
  • Nel caso in cui ti mandano a vivere in una casa di riposo.
  • Nel caso in cui muori!

Insostanza non lo paghi se sei uno che conta, se sei ricco, se sei vecchio o se sei morto.

Il trucco lecito

Se non possediamo (o non possediamo più) una tv, ma guardiamo i programmi televisivi solo su pc, tablet o smartphone, non siamo tenuti a pagare il canone. Dopo una dura polemica, lo ha spiegato la stessa Rai il 21 febbraio 2012.

21/2/2012 RAI: NULLA E’ DOVUTO PER MERO POSSESSO COMPUTER, TABLET E SMARTPHONE

La Rai, a seguito di un confronto avvenuto questa mattina con il Ministero dello Sviluppo Economico, precisa che non ha mai richiesto il pagamento del canone per il mero possesso di un personal computer collegato alla rete, i tablet e gli smartphone.La lettera inviata dalla Direzione Abbonamenti Rai si riferisce esclusivamente al canone speciale dovuto da imprese, società ed enti nel caso in cui i computer siano utilizzati come televisori (digital signage) fermo restando che il canone speciale non va corrisposto nel caso in cui tali imprese, società ed enti abbiamo già provveduto al pagamento per il possesso di uno o più’ televisori. Cio’ quindi limita il campo di applicazione del tributo ad una utilizzazione molto specifica del computer rispetto a quanto previsto in altri Paesi europei per i loro broadcaster (BBC…) che nella richiesta del canone hanno inserito tra gli apparecchi atti o adattabili alla ricezione radiotelevisiva, oltre alla televisione, il possesso dei computer collegati alla Rete, i tablet e gli smartphone.Si ribadisce pertanto che in Italia il canone ordinario deve essere pagato solo per il possesso di un televisore.

Sapete che all’estero la tv italiana non si vede e devi munirti di una carta Sat?

Oggi lo paghiamo direttamente in bolletta quindi comunque siamo fregati 😈

Antonio Cesario