04.07.2014 – Ci abbandonava Giorgio Faletti

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Cari amici, oggi desidero condividere con voi la biografia di Giorgio Faletti, tratta da Wikipedia. Ho provato un grande dispiacere quando ho saputo della sua scomparsa. Buona lettura.

Laureato in giurisprudenza, Giorgio Faletti iniziò la sua carriera come cabarettista negli anni Settanta nel celebre locale milanese Derby, un ambiente che vide alternarsi sul palco artisti come Diego Abatantuono, Teo Teocoli, Massimo Boldi, Paolo Rossi e Francesco Salvi.
In televisione lavorò ad Antenna 3 e nel 1983 partecipò a fianco di Raffaella Carrà al programma Pronto Raffaella. Nel 1985 divenne uno dei volti di Drive In, il celebre programma televisivo ideato da Antonio Ricci. Tra i suoi personaggi più noti spicca Vito Catozzo, affiancato da altri come Carlino, Suor Daliso e il Testimone di Bagnacavallo. Poco dopo fu protagonista insieme a Zuzzurro e Gaspare in Emilio, dove diede vita al personaggio di Franco Tamburino, uno stilista di Abbiategrasso.

Nel 1990 partecipò al varietà Fantastico insieme a Pippo Baudo, Marisa Laurito e Jovanotti; successivamente prese parte a Stasera mi butto… e tre! con Toto Cutugno.
Parallelamente si avvicinò alla musica, pubblicando nel 1988 il mini-album Colletti bianchi, colonna sonora dell’omonimo telefilm in cui era anche protagonista. Nel 1991 uscì il suo secondo disco, Disperato ma non serio, che includeva, tra gli altri brani, Ulula, uno dei più trasmessi in radio quell’estate. Nello stesso anno scrisse per Mina la canzone Traditore, inserita nell’album Caterpillar.

Nel 1992 partecipò per la prima volta al Festival di Sanremo in coppia con Orietta Berti con la canzone Rumba di Tango, poi inclusa nel suo terzo album Condannato a ridere. Nel 1994 tornò al Festival, classificandosi secondo con la canzone Signor tenente, ispirata alle stragi di Capaci e via D’Amelio, che gli valse anche il Premio della Critica. Il brano fece parte dell’album Come un cartone animato, prodotto da Danilo Amerio e premiato con un disco di platino.

Nel 1995 partecipò ancora al Festival di Sanremo con L’assurdo mestiere, un brano dal tono malinconico e riflessivo, e fu autore della canzone Giovane vecchio cuore, cantata da Gigliola Cinquetti. L’album L’assurdo mestiere vinse il Premio Rino Gaetano per la qualità letteraria dei testi.
Faletti scrisse inoltre canzoni per Fiordaliso (Mascalzone) e per Angelo Branduardi, contribuendo con due brani all’album Camminando camminando (1996) e con tutto l’album Il dito e la luna (1998), che include il successo Il giocatore di biliardo. Nel 2000 pubblicò il suo ultimo album, Nonsense.
Non dimenticò le sue origini di attore comico, pubblicando il libro Porco mondo che ciò sotto i piedi (Baldini & Castoldi), dove racconta le gesta del suo celebre personaggio Vito Catozzo, e portando in scena lo spettacolo teatrale Tourdeforce, un mix di umorismo e canzone d’autore.

Nel 2002 sorprendette la critica con il suo primo thriller, Io uccido, che vendette oltre quattro milioni di copie. Nello stesso anno subì un ictus, da cui si riprese senza conseguenze gravi.

Nel 2004 pubblicò il secondo romanzo, Niente di vero tranne gli occhi, con oltre tre milioni e mezzo di copie vendute. Il maestro del thriller Jeffery Deaver lo definì “larger than life”, destinato a diventare leggenda.

Nel 2005 fu testimonial per una campagna a tutela del diritto d’autore e ricevette dal Presidente della Repubblica il Premio De Sica per la Letteratura. Vinse anche il Premio Letterario La Tore Isola d’Elba, assegnato in passato a grandi autori come Camilleri e Vitali.

Nel 2006 recitò nel film Notte prima degli esami, interpretando il professor Antonio Martinelli, ruolo per cui fu candidato al David di Donatello come miglior attore non protagonista. In ottobre pubblicò il romanzo Fuori da un evidente destino (Baldini Castoldi Dalai), ambientato in Arizona e dedicato agli indiani Navajo; i diritti cinematografici furono acquistati da Dino De Laurentiis.
I suoi libri sono stati tradotti in 25 lingue e pubblicati con successo in Europa, Sud America, Cina, Giappone, Russia e Stati Uniti.

Nel 2007 tornò al Festival di Sanremo come autore del brano The Show Must Go On, interpretato da Milva, contenuto nell’album In territorio nemico, interamente scritto da lui. Nello stesso anno recitò nel film Cemento armato di Luca Ferri, dove interpretò un boss della mala.

Nel 2008 uscì la sua prima raccolta di racconti, Pochi inutili nascondigli, finalista al Premio Letterario Piero Chiara. Nel 2009 pubblicò il quarto romanzo, Io sono Dio, e scrisse per Marco Masini la canzone Gli anni che non hai. Recitò inoltre nei film Baarìa di Giuseppe Tornatore e Il sorteggio di Giacomo Campiotti.

Nel 2010 pubblicò Appunti di un venditore di donne, il suo primo romanzo ambientato in Italia, che subito raggiunse le vette delle classifiche di vendita. Nel 2011 annunciò Tre atti e due tempi, ambientato nel mondo del calcio.

Il 10 settembre 2012 fu nominato presidente della Biblioteca Astense, sua città natale, incarico accolto con la sua tipica ironia. Sempre nel 2012 divenne ambasciatore di Eataly, partecipando a manifestazioni enogastronomiche e presentando la sua serie pittorica Bandiere, dedicata alle bandiere nazionali.

Nel 2013 iniziò a scrivere la sceneggiatura de Il mostro per Emanuele Crialese, un progetto sul dramma dei contractors bergamaschi dipendenti da oppiacei al ritorno dall’Afghanistan, affrontando temi di emarginazione sociale e patriottismo tradito.
Dopo un ciclo di cure a Los Angeles, fu ricoverato all’ospedale Molinette di Torino, dove morì il 4 luglio 2014, a 63 anni, stroncato da un tumore ai polmoni.