Il mito Pertini e l’appello ai giovani italiani.

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Oggi mi sono svegliato e ho pensato alla situazione politica italiana. Mi sono chiesto, ma di che cavolo hanno parlato gli ultimi presidenti italiani a fine anno nel loro discorso? Tirando le somme ho notato che si parla sempre di economia, di momenti difficili, di ugualianza e di stringere i denti ancora perchè la crisi è in atto. Ore occupate parlando del più e del meno perchè è tradizione ormai. Girando sul canale Youtube mi sono imbattuto nel presidente che più mi è rimasto a cuore, del resto è quello che più mi ricorda la mia infanzia. Sandro Pertini. Ricordo ancora il suo ultimo periodo quando cominciò a portare gli occhialoni scuri a causa della vista e il bastone per sostenersi. Era apprezzato da tutti per la sua schiettezza e trasparenza. Direi un mito della politica italiana che non tornerà. Voglio condividere con voi un suo discorso di fine anno rivolto ai giovani, credo che meriti di essere ricordato.

Il Presidente Sandro Pertini:

“Sono al fianco di chi soffre umiliazioni e oppressioni per il colore della sua pelle. Hitler e Mussolini avevano la pelle bianchissima, ma la coscienza nera. Martin Luther King aveva la pelle color dell’ebano, ma il suo animo brillava della limpida luce, come i diamanti che negri oppressi estraggono dalle miniere del Sudafrica, per la vanità e la ricchezza di una minoranza dalla pelle bianca.
L’Italia, a mio avviso, deve essere nel mondo portatrice di pace: si svuotino gli arsenali di guerra, sorgente di morte, si colmino i granai di vita per milioni di creature umane che lottano contro la fame. Il nostro popolo generoso si è sempre sentito fratello a tutti i popoli della terra. Questa è la strada, la strada della pace che noi dobbiamo seguire.”
Antonio Cesario
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