1962: Marylin Monroe e il suo assassinio

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Continuiamo a scoperchiare le tombe del mistero argomentando sulla morte della bellissima e famosissima attrice statunitense Marilyn Monroe, avvenuta il 5 agosto 1962. Come abbiamo detto nell’articolo precedente, il presidente americano John Fitzgerald Kennedy venne assassinato perché sapeva troppo ed diventò un personaggio scomodo sia per gli scienziati che volevano mantenere segreto il mondo “Ufo”, sia per i militari e i politici. In aggiunta a tutto questo ci fu la sua condivisione d’informazioni con Marylin Monroe.

La storia in breve

Marilyn Monroe, nome d’arte di Norma Jeane Mortenson nacque a Los Angeles, 1º giugno 1926 e morì a Brentwood, 5 agosto 1962. Attrice, cantante, modella e produttrice cinematografica statunitense. Nel 1946 cominciò a lavorare come attrice in molti film importanti, col tempo fu apprezzata dalla critica e fece innamorare il pubblico di se tanto da ottenere nel 1959 un Golden Globe per la migliore attrice di film commedia e musicale. Per il suo fascino e la sua sensualità fu inoltre ritratta in numerose fotografie pubblicitarie e presenti in riviste, diventando una Sex-symbol inimitabile. La sua dolcezza, la sua semplicità e la sua elegante irriverenza agli usi e costumi del tempo la resero il sogno proibito di ogni uomo.

La 20th Century Fox fu l’azienda cinematografica che diede alla regina della commedia la possibilità di esprimersi, ma le affibbiarono un ruolo che non le permetteva di rivelarsi per quello che era. Marylin sapeva di essere sottovalutata, ma attendeva con calma il momento “rivelazione”. Quel momento non arrivò mai perché la 20th Century Fox continuava a propinarle ruoli dal carattere “sbarazzino” senza offrirle gli agi che promettevano alle altre attrici. Pare che Marylin arrivasse in ritardo sul set sistematicamente e la cosa faceva infuriare la casa cinematografica, allo stesso tempo Marylin era infuriata perché non poteva ottenere un proprio camerino personale così come avveniva per gli altri colleghi. Una sua famosa riflessione fu espressa nel 1953 sul set di : Gli uomini preferiscono le bionde. Marylin fece una semplice domanda che chiaramente non ottenne nessuna risposta: In questo film tutti hanno un camerino ma io no come mai? Insomma io sono la bionda e questo film si chiama Gli uomini preferiscono le bionde!!!

Motivazioni dell’assassinio

La morte di Marylin Monroe è stata classificata come morte da suicidio per ingerimento di una grossa quantità di barbiturici. Ma le cose non quadravano all’ora e non quadrano ancora oggi. Appena dopo il ritrovamento del cadavere di Marylin avvennero misteriose sparizioni di tracce, documenti dalla casa dell’attrice, e innumerevoli omissioni e varie incongruenze nelle dichiarazioni dei testimoni e nel referto autoptico. Tra le cose strane avvenute la notte della morte di Marylin c’è l’apparizione inspiegabile di Bob Kennedy (fratello di JFK) press ola casa dell’attrice. Apparentemente Marylin fu assassinata perché era intenzionata a divulgare la propria situazione sentimentale con i fratelli Kennedy al mondo intero. Questo appariva sicuramente come una minaccia politica. Ma è tutto qui? Certamente no, Marylin fu assassinata perché, come con JFK, sapeva troppo. John Fitzgerald Kennedy, infatti, confidò all’attrice tantissimi segreti riguardanti la politica e a situazioni definite Top-secret che si riferiscono agli avvistamenti di Ufo. L’attrice era ormai un’icona presente ovunque e la gente le dava ascolto perché innamorata di questo personaggio. Se avesse divulgato quello che sapeva si sarebbe ottenuto il caos e una libertà d’informazione catastrofica.

Certificato di morte

Dinamica dell’assassinio

Marylin Monroe fu trovata morta nel letto della sua abitazione al 12305 di Fifth Helena Drive, dove viveva insieme alla sua governante, Eunice Murray. Era controllata dai suoi vari medici; alcuni giorni prima della morte era stata visitata dall’internista Hyman Engelberg, l’1 e il 3 agosto, che le fece delle iniezioni ricostituenti. Fu il suo medico a costatare il decesso di “Marilyn Monroe quella notte telefonando alla polizia di Los Angeles. Le sue parole furono: “Sono il dottor Hyman Engelberg, medico di Marilyn Monroe. Sono nella sua residenza. Lei si è suicidata”. Erano le 04:25 del 5 agosto 1962. Suicidio?

Marylin, il giorno prima della sua morte (4 agosto) chiamò più volte senza successo il suo ultimo amante Robert Kennedy (Bob) (tale affermazione trovò successivamente conferma grazie ad un operatore telefonico che riferì di diverse chiamate effettuate dall’attrice all’hotel dove Kennedy risiedeva e lei gli lasciò numerosi messaggi). Intristita dai propri vani tentativi, l’attrice telefonò al critico letterario e amico Robert Slatzer. Robert era uno degli amici più fidati di Marilyn, i due si sposarono quasi come fosse un gioco a Tijuana il 4 ottobre del 1952. Per via delle insistenti richieste da parte di amici e produttori, dopo tre giorni i due decisero di annullare tutto, pagando 50 dollari. Il 4 agosto casa Monroe fu tempestata di telefonate. In ordine ci furono le telefonate dello scrittore ed ex marito Arthur Miller, di Joe di Maggio junior (il figlio di un altro dei suoi mariti), dell’amico massaggiatore Ralph Roberts che rimase perplesso nell’apprendere che Marylin non fosse in casa. Lo apprese ritrovandosi a parlare con Ralph Greenson psichiatra. Isadore Miller, padre di Arthur Miller, non riuscì invece a parlare con lei. Riuscì a farle visita quel giorno Patricia Newcomb che la trovò alquanto nervosa. Verso le 19.30 dello stesso giorno chiamò anche Peter Lawford cognato del presidente degli Stati Uniti d’America, John Fitzgerald Kennedy. Tale telefonata fu confermata dallo stesso Lawford al giornalista Earl Wilson del New York Post solo anni dopo: le aveva telefonato per invitarla a cena, ma lei rifiutò, e nel salutarlo gli disse «goodbye»; tale saluto insospettì Lawford che chiamò l’agente di Marilyn Milton Rudin che poi cercò di chiamare l’attrice. L’attrice aveva telefonato poco prima al poeta Norman Rosten, altro suo amico, col quale prese un appuntamento per vedersi. Tuta questa gente in un giorno solo, non è un po’ strano? Marylin sentiva che qualcosa di tristemente insolito gravava sulla sua persona o era preoccupata di qualche minaccia ricevuta in segreto? Troppa gente tutta nello stesso giorno.

La versione ufficiale della vicenda

La governante, camminando durante la notte per il corridoio, vide la luce della stanza da letto di Marylin accesa, bussò alla porta ma nessuno rispose. Erano le 3:30 circa. Poco dopo, preoccupata, chiamò lo psichiatra che aveva in cura Marilyn, Ralph Greenson. Quest’ultimo, entrato nella stanza da letto dell’attrice quando nell’appartamento era intanto giunto anche il medico Hyman Engelberg, ne uscì poco dopo, alle 4.25, annunciando la morte della Monroe. I presenti chiamarono quindi il dipartimento di polizia di West Los Angeles. Le indagini furono affidate al tenente Robert E. Byron che ne concluse che l’attrice si era suicidata ingerendo una dose letale di Nembutal, 47 pasticche prese insieme a una dose sconosciuta d’idrato di cloralio.

Che cosa è successo realmente?

L’esposizione dei fatti più plausibile è che Marylin sia morta per mano di altri.

La governante alle 3.30 del mattino trova Marylin distesa sul letto nell’ala destra della casa, priva di sensi e chiama subito l’ambulanza. All’arrivo tempestivo dell’ambulanza (ipotizziamo le 3.40) sulla porta c’è l’agente di Marylin. L’infermiere che soccorre Marylin nota che è ancora viva. La spostano ponendola con il ventre in su sul pavimento al fine di permetterle di respirare meglio. Le fanno una respirazione artificiale con gli appositi strumenti. Durante quest’operazione però arriva un uomo che s’identifica come medico di Marylin. Pare lo avesse chiamato la governante ma non è confermato da nessun documento ufficiale. Il medico tira fuori dalla borsa una siringa con, già inserito, un ago cardiaco. Prova a inserire l’ago fra la 6^ e 7^ costola ma la siringa non entra. Decide di spaccare le costole e così riesce a fare l’iniezione sotto il cuore. Stranamente in quel momento entrano un agente di polizia e Peter Sydney Lawford cognato di Jhon Kennedy. Peter Sydney Lawford probabilmente si trovava lì per recuperare informazioni compromettenti e riferire la reale situazione. Quella notte, infatti, il diario rosso di Marylin scomparve insieme a tutti i segreti in esso contenuti. I racconti di rapporti privati con i fratelli Kennedy e le rivelazioni Ufo erano così tornate Top-secret. L’ambulanza lascia l’abitazione verso le 3.50 e la diva viene ufficialmente dichiarata morta alle 4.25, ma viene rinvenuta in un’altra stanza della casa. Era così piena di Nembutal da abbattere un toro, nonostante tutto non trovarono capsule di nessun tipo nello stomaco. La logica suggerisce che 47 pasticche avrebbero dovuto lasciare almeno qualche residuo. Viene spontaneo dopo di tutto riflettere.

Facciamoci qualche domanda importante:

  • Ingerire 47 pasticche tutte insieme è praticamente impossibile anche solo pensarlo, non si riuscirebbero ea ingoiare. Anche se fosse stato possibile ingerire tante pillole, nella stanza non furono rinvenuti liquidi o bicchieri che avrebbero aiutato a ingerire tale quantità di medicinali.
  • Il Nembutal, altrimenti noto come Pentobarbital, è anche un anestetico usato per l’eutanasia degli animali, è quindi un medicinale estremamente forte e anche nel 1962 non sarebbe stato possibile ottenerlo facilmente se non grazie a conoscenze vicine come uno psichiatra o un medico curante.
  • Come mai nello stomaco di Marylin non vennero rinvenute le capsule del farmaco ingerito nonostante sia stata riscontrata una percentuale altissima di Nembutal nel sangue?
  • Il tempo di reazione del Nembutal non poteva essere così veloce dato che alle 3.30 Marylin era ancora viva, quindi si presuppone che qualcuno avesse iniettato il medicinale forzatamente in grossa quantità.
  • Per quale motivo quando arrivò l’ambulanza, l’agente di Marylin era alla porta? Apparentemente la governante telefonò subito solo all’ambulanza, al medico, e allo psichiatra.
  • Possiamo comprendere l’arrivo della polizia a casa della diva ma cosa ci faceva lì il cognato di John Kennedy lì?
  • L’ipotesi più vicina alla realtà è che la governante avesse deciso di chiedere soccorso circa alle 3.40.
  • L’ambulanza lasciò l’abitazione verso le 3.50, come mai se la morte fu confermata solo alle 4.25?
  • Dalle 3.40 alle 3.50 ci sono solo 10 minuti di differenza. Non sono un pochi per un pronto soccorso inefficace?
  • Il medico come mai aveva già pronta una siringa cardiaca nella borsa? Sapeva già prima di arrivare come avrebbe dovuto agire?
  • Hyman Engelberg, l’1 e il 3 agosto le aveva iniettato qualcosa di diverso dai “ricostituenti”?
  • Perché il corpo di Marylin fu spostato da una stanza a un’altra?

L’ultima intervista

Parte 1

Parte 2

Conclusioni: La donna che sapeva troppo

Marylin Monroe così come John Fitzgerald Kennedy è stata “eliminata” per evitare la divulgazione d’informazioni compromettenti e Top-secret. In entrambi i casi sparirono documenti e le morti furono causate per mano umana. Il memorandum di Kennedy pubblicato fu semplicemente uno specchietto per le allodole, un diversivo per evitare che l’attenzione si concentrasse troppo sulla politica e le azioni militari. Il libro rosso di Marylin fu rubato e sparì per motivi molto simili.

  • Per quale motivo gli enti governativi e i militari non vogliono che la gente sappia?
  • Forse temono una rivoluzione di pensiero?
  • Temono una rappresaglia da parte della popolazione?
  • O non sanno come spiegare al mondo la venuta di alieni sulla terra ritenuti ostili? Ma gli ostili siamo noi?

Lo scopriremo più avanti vi aspetto alla prossima, non mancate!!! 😈

Antonio Cesario